Caro
Presidente e Consiglieri Federali
La mia scelta e quella del mio Club di sostenere il
consiglio federale uscente è di circa un anno fa, dopo un incontro ed un
confronto schietto e costruttivo col Presidente Giorgio Scarso, in verità,
allora, avevo posto una mia riserva su di una candidatura, riserva che fu
rispettata e che in seguito è stata ritirata.
Circa un mese dopo l’assemblea di Ravenna,
sull’approvazione del nuovo statuto, ebbi un confronto con il presidente Scarso
nel quale continuai a sostenere le idee e le perplessità che erano state poste
dal nostro Club nel merito. Il confronto fu aperto e senza alcuna recriminazione
sulle mie posizioni e sulle mie idee.
Sicuramente quell’incontro mi fece riflettere e nei
mesi successivi il nostro Club fu trattato come tutti gli altri, senza le
paventate ritorsioni che alcuni mi avevano prospettato dopo i fatti di Ravenna.
Fu mia cura in seguito approfondire molte situazioni
federali non soltanto dal punto di vista del Club ma anche dal punto di vista
delle società schermistiche nazionali, grandi o piccole che fossero. In parole
povere mi misi nei “panni” della federazione e toccai con mano le molte
difficoltà che si devono affrontare nel gestire una federazione complessa ed
articolata come la nostra.
Non basta dire ciò che non piace (cosa estremamente
semplice) ma bisogna fare proposte condivisibili da tutti e soprattutto
perseguibili, valutando tutte le varie difficoltà operative che si possono
incontrare, e soprattutto ragionare nell’interesse di tutti.
Alla fine del 2011 fui eletto presidente del Club e
quindi mi trovai investito di nuove responsabilità e dovetti valutare la
posizione da prendere per il nostro Club, sentito il nostro folto gruppo
tecnico, e valutati i quattro anni dell’ultima gestione federale, facemmo una
vera e propria disamina di ciò che era stato fatto da parte della dirigenza
federale e giungemmo alla conclusione che le cose positive erano senz’altro più
di quelle negative, soltanto chi non fa non sbaglia. Quindi non sto qui dicendo
che tutto va be ne e che tutto è perfetto.
So bene cosa significa essere investito della
responsabilità di prendere decisioni e a volte si vorrebbe potere fare di più o
meglio, ma che alla fine bisogna decidere e non sempre le decisioni si rivelano,
in seguito, quelle ottimali o immaginate. Negli incontri con il Presidente
Giorgio Scarso ho constatato l’apertura verso diversi temi che interessano in
modo particolare le nostre società, non ho trovato particolari chiusure e ciò
mi fa sperare che nel prossimo quadriennio proposte organiche e ben supportate,
nell’interesse generale, possano essere percorse, come quella di un maggiore
coinvolgimento di tutti i club nella vita federale, magari attraverso un
qualche tipo di organismo federale che ci raccordi con la Federazione stessa e che
ci permetta di portare all’attenzione del Presidente e del Consiglio proposte
organiche sulle quali confrontarsi e trovare assieme nuove soluzioni. Ho
trovato anche una particolare sensibilità verso il problema della Spada
Italiana che per numeri e situazioni si differenzia dalle altre armi.
Questo è in breve il percorso che il Club ha fatto,
giungendo alla conclusione che fosse quindi opportuno per la scherma italiana, dare
il nostro, seppur piccolo, sostegno al Presidente ed al Consiglio uscente.
Siamo a pochi giorni dalle votazioni e mi è sembrato quindi
opportuno chiarire le motivazioni che hanno spinto il sottoscritto, ed il Club che
rappresento, a prendere questa decisione ed allo stesso tempo che fosse giusto
renderla pubblica.
Un cordiale Saluto
Sergio Brusca