mercoledì 20 marzo 2013

TANTO FUMO E ... POCO ARROSTO



Tagliare i costi della Politica



Ormai da giorni si parla di tagliare i costi della politica, di rivedere gli stipendi degli alti dirigenti dello stato e di tutto l’apparato politico Italiano, a partire dal Quirinale passando per la Camera ed il Senato fino ad arrivare alle cariche di regioni e province.

Nello stesso tempo è risultato a tutti evidente che il decurtamento, su base spontanea, di tali stipendi non è legalmente praticabile (fumo negli occhi) e gli eventuali tagli su base spontanea non rientrano nelle casse dello stato bensì vengono dirottati su ipotetici fondi e conti di partito, quando realmente decurtati.

Questo tanto parlare di tagli di facciata non ha trovato alcun seguito nella presentazione di in un organico e/o preciso disegno di legge. Nessuno ha apertamente detto o proposto tra le leggi da approntare,  in via prioritaria, ad inizio legislatura e come programma di legislatura, un tale disegno di legge.

Come al solito tanto parlare per nulla, per il momento l’unica preoccupazione è come riuscire a stare seduti sulle poltrone della prossima legislatura.

Sinceramente mi aspetterei quindi in un futuro, fondante, programma di governo i seguenti punti posti come prioritari per una nuova legislatura e di un nuovo governo e da portare a termine nei primi 100 giorni.

-      Riforma elettorale
-      Dimezzamento di Deputati e Senatori
-      Abolizione del contributo dello stato ai partiti
-      Revisione per legge di tutti gli stipendi legati a tutte le cariche politiche
-      Revisione per legge di tutti gli stipendi degli alti funzionari pubblici

Credo che un discorso del genere dovrebbe essere il punto di partenza, una sorta di riconciliazione con il popolo italiano.

Fatto questo si potrebbe passare oltre, ma non credo che una proposta del genere la vedremo mai.

Continueremo a vedere il solito balletto mentre l’Italia affonda, anche se spero di essere smentito dai fatti.


Per il momento la parola d’ordine di tutti è …“siamo tutti rivoluzionari” …. almeno sulla carta !

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